sabato 31 marzo 2012

la mia tana

la mia tana è la mia protezione, ho impiegato tanto tempo a costruirla. colpa del materiale ! come la storia dei 3 porcellini ed il lupo : solo alla fine, la piu' resistente, nn ha ceduto. credo che la mia sia d roccia con la porta di lino.no, non è roccia, è cristallo duro, ametista, credo. è bellissima. anche quando nn vi entro, la vedo, so che esiste, e m ritempro. avere la tana m permette di continuare la strada della consapevolezza lontana dalla stupidità dilagante delle parole  e dalle paure ingigantite degli altri.mi aiuta a nn sentirmi tanto fragile e m fa divertire. la mia tana decide chi far entrare: solo il mio branco. da lupa come sono adoro la solitudine per creare e adoro il cameratismo per vivere. avere compagni di avventura con cui condividere tanto, da un piatto di pasta ad uno spettacolo in piazza, da una sigaretta alle dissertazioni sull' essere umano. in questa tana c' è vita. vita che viene portata fuori con timore e tanta determinazione.
se le persone di questo pianeta capissero il loro potere questo mondo evolverebbe.potere nn legato alla gloria, ma alla saggezza. il potere dell' essere umano è illimitato ma noi nn lo sappiamo. mangiamo quello che c dicono di mangiare, vediamo senza osservare, leggiamo quello che c dicono di leggere e quindi c comportiamo come c dicono di comportarci. solo l' essere umano ha bisogno di regole scritte. gli animali sono esseri consapevoli, percio' sono liberi. 
noi crediamo di essere liberi, ma dipendiamo da così tante cose che nn posso farne la lista. in realtà dipendiamo l' uno dall' altro.brutta cosa. l' indipendenza vera è un valore da conquistare, per quanto m riguarda. l' indipendenza è il più forte atto d' amore che diamo a noi stessi.
uh com'è difficile restare calmi e indifferenti MENTRA TUTTI INTORNO FANNO RUMORE.

giovedì 29 marzo 2012

aiutatemi a tollerare l' insolenza degli inetti.
il controllo. in realtà chi controlla gli altri è ricco di paura. " rifiuto la vostra lingua, ridatemi il mio cervello. disse il ragazzo. il ragazzo selvaggio". grande prevert. io nn sono ribelle, faccio solo quello che ritengo opportuno.il ragazzo selvaggio conosce la verità, percio'  il sistema nostro lo rifiuta, perchè è, naturalmente , il contrario di cio ' in cui crede lui. lui conosce la natura, i cicli, conosce l' amore e conosce l' odio.E' CONSAPEVOLE,QUINDI VA CONTROLLATO PIU' DELLE PECORE DA MACELLO. ma lui, il ragazzo selvaggio soffre. tanto.perchè si sente in prigione, gli hanno tolto perfino la capacità del gioco.lui pero' si è costruito una piccola casetta in cima all'albero, dove solo la sua abilità motoria ce lo conduce. altri, nessun altro vi puo' salire. vive li' e sogna e sa che ogni cosa che sogna diverrà realtà. perchè cosi' è il ciclo dalla natura. " l' unico tiranno a cui presto ascolto è la voce mia interiore.".concordiamo con te, Gandhi. e grazie.

in realta credo di essere folle, ma nn abbastanza per sostenermi.
togliersi le catene.mi rendo conto che per quanto mi riguarda ho lasciato che marcissero, era impossibile spezzarle a mani nude. cosi' si stanno sgretolando. credevo fossero imperiture, che tutto fosse ineluttabile. mi sbagliavo.la strada piu' facile era quella di dare liro un po' di olio e restaurarle di tanto in tanto. ho preferito vivere nella tortura della ricerca della consapevolezza. ogni anello lo conosco per nome, tanto per citarne qualcuno senso di colpa. mi ha tenuto per le palle per 30 anni. colpa per essere me stessa, colpa perchè in questa diversità nn potevo piacere agli altri, colpa verso me stessa perchè m tradivo mascherandomi. paura di fare qualcosa nn approvabile, terrore di essere ripresa.  puo' bastare per ora. ora seguo cio' che sono e continuo a combattere il mostriciattolo, adesso, mostrandogli i lati in luce miei. no, non le regge, si brucia....!

mercoledì 28 marzo 2012

schiavitù. dipendenza. l' essere umano si abitua a qualsiasi aberrazione, ricordando roberto benigni nel '95.credo che appena riesco a liberarmi del mio padrone giudice interno, la mia librtà fiorirà nell' esteriore. il mosro finale. colui  al quale non piace come facciocio' che faccio, per il quale mi sono impegnata tanto ma tanto per fargli vedere come ero davvero, e lui ha scosso la testa. sempre lui che pretende attenzioni costantemente senza darmene,sempre lui che mi sfinisce dell energia che mi toglie, perchè il potere che ho sempre dato lui era totale. e adesso lo sto distruggendo. come?  IGNORANDOLO. la sana fresca indifferenza che fa impazzire gli stolti superbi inetti.